Recinzioni elettrificate

Quelle elettrificate e mobili rappresentano un buon mezzo di prevenzione

Gregge custodito all'interno di una recinzione mobile elettrificata | N. Villani

Le recinzioni rappresentano uno dei sistemi tradizionalmente usati per difendere il bestiame dai predatori e sono disponibili in una varietà di modelli che si differenziano per i materiali impiegati e i relativi costi di installazione e manutenzione.

Esistono recinzioni elettrificate e non elettrificate, fisse o mobili. Per recinzioni fisse si intendono le recinzioni in muratura o quelle costituite da una solida rete metallica con base interrata ed estremità superiore ripiegata verso l’esterno. Esse rappresentano indubbiamente un efficace e duraturo sistema di protezione dagli attacchi dei predatori, ma d’altra parte presentano degli svantaggi: hanno elevati costi di installazione e non possono essere utilizzate dal pastore in tutti gli alpeggi a causa della loro struttura permanente. Le recinzioni elettrificate oltre a essere una barriera fisica rappresentano un forte mezzo di dissuasione per il predatore grazie alla presenza della scarica di corrente, fastidiosa ma non nociva per gli animali.

Le recinzioni elettrificate mobili possono rappresentare, per la loro praticità e per il costo contenuto, una valida alternativa da utilizzare nei pascoli alpini; per questo esse erano fornite gratuitamente dal Progetto Lupo Piemonte, dal Settore Agricoltura della Regione Piemonte e, nelle zone di recente ricolonizzazione da parte del lupo, dal progetto LIFE WOLFALPS.

Utilità delle recinzioni elettrificate mobili
Le recinzioni elettrificate mobili sono un valido strumento per la custodia degli animali domestici e per la loro protezione dai predatori, in quanto consentono:
&rArrox; di scoraggiare e limitare i tentativi di predazione da parte dei lupi sul gregge;
&rArrox; di allontanare il gregge da zone quali creste o pareti rocciose, diminuendo così il pericolo &rArrox; di diroccamento in caso di attacco;
&rArrox; di circoscrivere il gregge in una determinata zona, limitandone lo sparpagliamento (che è un fattore determinante nell’aumentare la probabilità di incontro con il predatore);
&rArrox; di confinare il gregge durante la notte in prossimità del casotto, garantendo così un intervento repentino dell’allevatore in caso di attacco al gregge.

Caratteristiche tecniche Un sistema di recinzione è composto dall’elettrificatore, dal sistema di messa a terra e dalla recinzione vera e propria. Queste tre parti sono ugualmente importanti e il malfunzionamento o l’inadeguatezza di una di esse compromette le prestazioni di tutta la recinzione. La potenza degli impulsi elettrici emessi dall’elettrificatore deve essere correlata alla specie da custodire, al perimetro da recintare ed alle condizioni del terreno. Quando non si dispone di corrente elettrica su rete (come accade spesso in alpeggio) si può utilizzarne uno che funziona grazie ad un accumulatore da 9 o 12 V. Se si collega l’elettrificatore ad un pannello solare, è possibile ricaricare l’accumulatore soltanto una o due volte l’anno. Un elettrificatore ha due spinotti di uscita, il primo serve per il collegamento con la linea (viene collegato ad uno o più fili del recinto), mentre il secondo si utilizza per la presa di terra (viene collegato al suolo mediante un picchetto). L’animale avvicinandosi al filo perimetrale e toccandolo riceve la scossa elettrica. La corrente elettrica nei cavi non è pericolosa per l’uomo perché è a basso amperaggio ed alto voltaggio. La recinzione è caratterizzata da strutture (relativamente) facili da trasportare (se si è costretti a farlo a spalle, è molto faticoso), semplici e veloci da installare, di facile manutenzione e durevoli nel tempo. Si tratta di bobine da 50 m. collegabili tra loro mediante apposite fibbie; questo sistema modulare facilita la realizzazione di un recinto proporzionale alla dimensione del gregge.

Efficacia È necessario installare il recinto in un luogo adatto: l’area deve essere possibilmente pianeggiante, sufficientemente terrosa in modo da assicurare un buon funzionamento del sistema di terra e distante da creste o pareti rocciose che possano causare il diroccamento degli animali in caso di attacco. Le dimensioni del recinto devono essere proporzionali alla consistenza del gregge e lo spazio deve essere sufficiente per gestire eventuali reazioni di stress da parte degli animali, consentendo agli animali di muoversi agilmente all’interno in caso di panico, evitando però di causarne lo sfondamento. Ove è possibile, inoltre, è importante spostare il recinto regolarmente, per ridurre l’erosione da calpestio del terreno e diminuire il rischio di patologie alle zampe.
La presenza costante dalla corrente elettrica è un requisito indispensabile per la funzionalità delle reti, altrimenti facilmente superabili dai predatori. Per “insegnare” ai predatori a rispettare le recinzioni è fondamentale lo smontaggio delle strutture nel caso di assenza di corrente e inutilizzo.
Tutti i modelli di recinzioni elettrificate necessitano di una appropriata manutenzione per essere efficaci, è infatti necessario assicurare il passaggio di corrente su tutto il perimetro ed evitare cadute di tensione causate dal contatto con la vegetazione circostante. Inoltre per massimizzare l’efficacia dei recinti è fondamentale utilizzarli con continuità e assicurarsi che ogni sera vi siano ricoverati all’interno tutti i componenti del gregge, per evitare che i capi sfuggiti alla stabulazione siano vittima di attacco.