Snow-tracking

Monitoraggio a partire dalle tracce lasciate sulla neve

Snow-tracking: un guardiaparco campiona una fatta lungo la traccia di lupo | N. Villani/Archivio APAM

Lo snow-tracking, vale a dire il monitoraggio a partire dalle tracce lasciate sulla neve, può essere eseguito, per ovvie ragioni, solo nella stagione invernale: a 36-48 ore di distanza dall'ultima nevicata, i tecnici percorrono contemporaneamente in date concordate con sci o racchette da neve ai piedi dei transetti (ovvero dei percorsi prestabiliti) sul territorio. I transetti sono disegnati in modo da garantire la più alta probabilità di incrociare tracce di lupo sul territorio.

Una volta individuate le tracce, queste vengono seguite , per poter ricostruire il percorso dei selvatici e il loro comportamento. A maggior ragione se sono fresche, le tracce vengono seguite a ritroso: lo scopo del monitoraggio non è infatti quello di avvistare i lupi, ma di risalire al loro numero e alle loro attività evitando di interferire direttamente con loro.
In particolare, lo snow-tracking permette di rilevare:
- la presenza e il numero di branchi;
- la stima minima del numero di lupi;
- l'utilizzo del territorio;
- il comportamento di caccia e il ritrovamento di predazioni su animali selvatici.