Ieri: sostenere la prevenzione

Il Progetto Lupo a supporto della prevenzione degli attacchi

Allevatori in alpeggio | L. Martinelli/Archivio APAM

Una della finalità della Regione Piemonte è stata l’attenuazione del conflitto tra le realtà zootecniche territoriali e il lupo. Dal 2010 l’Assessorato Agricoltura ha definito un Piano di Azione rivolto alla reale quantificazione e localizzazione dei danni causati dal lupo al bestiame monticante e alla fornitura di una continua assistenza veterinaria agli allevatori che prevedeva anche la realizzazione di sistemi di prevenzione (principalmente cani da protezione e recinzioni elettrificate).

Fino al 2011 il Centro Gestione e Conservazione Grandi Carnivori ha attuato queste azioni per conto della Regione; tra queste era previsto un apposito programma (Criteri Piano Prevenzione) per la fornitura di materiale per la prevenzione e per la sperimentazione di alcuni modelli innovativi di recinzioni mobili ideate appositamente per la difesa da predatori. Era stato inoltre avviato un programma per la promozione e la diffusione dei cani da guardianìa presso i pastori che pascolano in zone di presenza stabile del predatore, gestito dal Centro di referenza dei cani da guardiania presso le Aree Protette delle Alpi Cozie. Agli allevatori coinvolti erano forniti gratuitamente cani di razze da protezione (cane da pastore Maremmano abruzzese e cane da montagna dei Pirenei) e supporto tecnico per l’inserimento e la gestione dei cani nel gregge.

Attraverso l’attivazione di questi sistemi di prevenzione diversificati in rapporto alla tipologia di conduzione dell’alpeggio e al rischio di predazione, è stato possibile intervenire in alcuni dei principali focolai di conflitto cronico, andando così ad attenuare o interrompere il danno causato dai lupi.