Monitoraggio

Un'operazione indispensabile per la gestione della specie

La presenza del lupo documentata sulle Alpi italiane | in: Marucco et al. (2018), Lo Status della popolazione di lupo sulle Alpi Italiane e Slovene 2014-2018. Relazione tecnica, Progetto LIFE 12 NAT/IT/00080 WOLFALPS – Azione A4 e D1, p.45.

Ai fini di una efficace gestione e conservazione della specie lupo, è necessario poter disporre di dati su almeno quattro importanti aspetti:

  • 1 ) la distribuzione sul territorio;
  • 2 ) la stima numerica della popolazione e dei relativi parametri;
  • 3 ) la stima del numero di branchi;
  • 4 ) lo status genetico della popolazione.

Seguire questi parametri nel tempo e su larga scala consente di monitorare la popolazione, di valutarne lo stato di conservazione e anche l'espansione sul territorio. La predisposizione di campionamenti annuali svolti seguendo protocolli idonei e rigorosi assieme alla raccolta standardizzata dei dati di presenza (cfr. Strategia di monitoraggio alpino 2014, linee Guida ISPRA) rappresentano gli strumenti necessari per monitorare i principali parametri a livello di popolazione in modo robusto e scientificamente riconosciuto anche a livello nazionale e internazionale (Large Carnivore Initiative for Europe).

A oggi gli ultimi dati di presenza del lupo a livello regionale, ottenuti nel rispetto dei protocolli scientifici sopra citati, sono quelli relativi al 2017/2018 (dati raccolti da maggio 2017 ad aprile 2018), dove si riportava la presenza di 33 branchi e due coppie monitorati, per un totale di minimo 195 lupi in Piemonte.
Il monitoraggio nel 2017/2018 è stato condotto prevalentemente tramite il campionamento degli indici indiretti di presenza (tracce, escrementi, etc.) rilevati dal personale tecnico specializzato del Network Lupo Piemonte, coadiuvato dall’analisi genetica sui tessuti biologici, che consente la determinazione certa della specie lupo e dell'individuo. Anche le riprese da fototrappola o immagini di terzi sono dati che possono contribuire al monitoraggio, a condizione che siano opportunamente verificate e validate secondo una specifica procedura. Sul territorio regionale è stato effettuato in modo strutturato un campionamento sistematico su larga scala lungo una rete di transetti (= percorsi prestabiliti da svolgersi in contemporanea) distribuiti sul territorio, che sono stati percorsi regolarmente nei mesi invernali negli anni di monitoraggio per reperire segni di presenza. Ulteriori segni di presenza sono stati raccolti in modo opportunistico (il campionamento è opportunistico quando gli indizi di presenza sono individuati durante attività diverse dal monitoraggio, per esempio durante la vigilanza).

In Piemonte, l’insieme dei dati rilevati negli anni descrive in modo esaustivo il trend di presenza della specie e il processo di colonizzazione sul territorio regionale in atto dall'inverno 1995/1996.

"Numero di branchi di lupo in Regione Piemonte dal 1995 al 2018", Marucco F. e Avanzinelli E. (2018). Lo Status del lupo in Regione Piemonte 2014-2018. In: Marucco et al. (2018). Lo Status della popolazione di lupo sulle Alpi Italiane e Slovene 2014-2018. Relazione tecnica, Progetto LIFE 12 NAT/IT/00080 WOLFALPS – Azione A4 e D1, p. 159.

"Numero minimo di esemplari di lupo in Regione Piemonte dal 1999 al 2018", Marucco F. e Avanzinelli E. (2018). Lo Status del lupo in Regione Piemonte 2014-2018. In: Marucco et al. (2018). Lo Status della popolazione di lupo sulle Alpi Italiane e Slovene 2014-2018. Relazione tecnica, Progetto LIFE 12 NAT/IT/00080 WOLFALPS – Azione A4 e D1, p. 161.

Dal 2018 al 2020 non esiste la stima del numero minimo di lupi e del numero dei branchi presenti in Piemonte in quanto non è stato realizzato un monitoraggio esteso e strutturato a livello piemontese. Solo nelle province del Verbano Cusio Ossola e di Alessandria il campionamento sistematico realizzato dal Network Lupo Piemonte territoriale ha consentito di raccogliere dati relativi alla presenza e distribuzione del lupo su scala locale.

Nel Verbano Cusio Ossola nell’inverno 2018/2019 si è assistito all’insediamento della prima coppia di lupi sul territorio provinciale. Durante il successivo inverno 2019/2020 è stato possibile documentare la formazione del primo branco. La conferma della sua presenza è avvenuta il 5 dicembre 2019, quando 5 lupi sono stati osservati in occasione di una predazione su capriolo avvenuta in fraz. Isella a Macugnaga. I dati complessivi raccolti al momento (gennaio 2021) ci consentono di affermare in modo robusto la presenza minima certa di due branchi nel settore del VCO compreso tra Valle Anzasca, Valle Strona e bassa Ossola.

In provincia di Alessandria l'elaborazione dei dati raccolti nel biennio 2018-2020, che ha messo in relazione le analisi genetiche sui campioni raccolti, i lupi morti recuperati, le foto dirette o ottenute da fototrappole verificate, ha portato alla stima di 9-10 branchi stabili sul territorio montano e collinare dell’Appennino piemontese. Tutti i dati e ulteriori dettagli sono consultabili sul report Marucco et al. 2020. Qui il video della presentazione dei risultati. Il territorio montano della provincia di Alessandria è oramai totalmente occupato stabilmente e la popolazione è cresciuta quindi lentamente dal 2012 a oggi con circa un branco all’anno, e i primi segni di presenza di lupo sono stati documentati nelle zone di pianura e lungo fiume.

Con ottobre 2020 è iniziato nuovamente il monitoraggio del lupo sul territorio regionale, che si svolge nell'ambito del Monitoraggio nazionale del lupo 2020/2021 organizzato da ISPRA su mandato del Ministero dell'ambiente e che terminerà la fase di raccolta dati ad aprile 2021. Il monitoraggio realizzato da parte del Network Lupo Piemonte è effettuato nell’ambito del Progetto LIFE WolfAlps EU e, insieme, ai dati delle altre Regioni alpine consentirà una stima aggiornata della popolazione alpina di lupo in Italia.

Per pianificare al meglio il monitoraggio 2020/2021 in Piemonte (e anche nelle altre regioni alpine) sono stati collezionati i segni di possibile presenza del lupo raccolti in modo occasionale sul territorio regionale dal 2018 al 2020 (maggio) e sono state individuate le zone di possibile presenza del lupo considerando l’intero territorio regionale suddiviso in celle quadrate di 100 Kmq (10 Km per lato):

Questa prima carta di distribuzione probabile della specie mostra segni di espansione del lupo verso nuove aree comprese tra la fascia pedemontana e le zone di pianura, le quali dovranno essere verificate e approfondite con il nuovo monitoraggio 2020/2021.
Nella mappa sottostante le celle in verde scuro sono quelle dove è ipotizzato il possibile insediamento di branchi sulla base dei dati 2018-2020 dove è stato srutturato un campionamento più intensivo (percorrenza transetti a cadenza mensile). Le celle in verde chiaro sono quelle con segni di nuova presenza della specie che dovranno essere verificate tramite campionamento estensivo(percorrenza transetti a cadenza bimestrale).


All’interno delle celle, una rete di transetti (per un totale di circa 5000 km) sarà percorsa periodicamente dagli operatori del monitoraggio alla ricerca di indizi di presenza, in modo più o meno intenso a seconda della tipologia delle celle di campionamento. Solo alla fine del campionamento 2020/2021 (aprile 2021) e con i risultati delle analisi genetiche eseguite sui campioni sarà possibile avere un quadro aggiornato a livello piemontese della distribuzione del lupo e della sua stima di presenza (stima minima del numero di branchi e del numero degli animali).

Segni di presenza

Tracce, fatte di lupo e resti di predazioni sono alcuni dei segni di presenza più frequenti.

Snow-tracking

Lungo transetti predefiniti, si seguono a ritroso le tracce alla ricerca di segni di presenza.

Analisi genetiche

L'estrazione del DNA dalle feci permette di determinare il genotipo unico di ogni individuo.