Le prede preferite sono gli ungulati selvatici

Alimentazione e caccia

Le prede preferite sono gli ungulati selvatici

Il lupo è un predatore generalista che caccia cervi, caprioli, daini, mufloni e cinghiali... o il bestiame domestico incustodito.

Lupo in natura su resti di camoscio | G. Cristiani/Archivio APAM

Alimentazione

I lupi sono carnivori generalisti e opportunisti, in grado di sopravvivere con diverse risorse alimentari e in diversi tipi di habitat. La loro dieta è varia e si adatta alla disponibilità delle prede, includendo anche animali domestici.
I dati sulla dieta dei lupi nelle Alpi mostrano che predano principalmente animali di grandi dimensioni, in particolare ungulati selvatici (cerco, capriolo, daino, camoscio, muflone e cinghiale). Gli individui più vulnerabili agli attacchi sferrati dai lupi sono in genere quelli più giovani, vecchi o malati in quanto meno esperti o abile nello sfuggire al predatore.
La dieta del lupo può essere integrata con carcasse, piccoli vertebrati, invertebrati, animali domestici e persino piante.

Un lupo adulto sulle Alpi ha bisogno di circa 3-5 kg di carne al giorno.
In particolare, le analisi di oltre 10.000 escrementi raccolti dal 1999 a oggi mostrano come gli ungulati selvatici costituiscano la parte preponderante della dieta del lupo sulle Alpi (èpiù del 90%), mentre gli ungulati domestici assumono un'importanza modesta; altrettanto ridotto è risultato il peso dei mammiferi di piccole dimensioni (marmotte, lepri, piccoli roditori). Tra gli ungulati domestici, la quasi totalità dei casi riscontrata è rappresentata da ovini e caprini.

In virtù della sua grande adattabilità alimentare è molto difficile descrivere una dieta valida per tutti i territori perchè questa può variare in funzione dell'area e della stagione a cui si fa riferimento, spesso con differenze significative anche tra branchi confinanti.
Il confronto dell'utilizzo delle varie categorie alimentari nel corso delle stagioni invernali permette di evidenziare le possibili variazioni zonali nell'uso di alcune prede da parte del lupo.
I risultati della ricerca condotta nell'inverno del 2021 sul primo branco della pianura alessandrina, nei pressi del torrente Orba, mostrano ancora una volta che la specie presenta un comportamento alimentare marcatamente selvatico, anche in ambienti fortemente antropizzati e con elevata disponibilità di animali domestici. Capriolo, lepre, minilepre, nutria (per la prima volta documentata in Piemonte tra le prede del lupo) e cinghiale costituiscono infatti il 92% della dieta del predatore.

Per approfondire:

→ Tesi di Laurea di Michela Macario: Ecologia alimentare e comportamento di marcatura del lupo (Canis lupus) nelle Alpi Marittime, A.A. 2021-2022.
→ Tesi di Laurea di Francesca Marras: L'arrivo del lupo in pianura: ecologia alimentare del branco dell'Orba in provincia di Alessandria, A.A. 2020-2021.
→ Tesi di Laurea di Matteo Rizzuto: Interazioni preda-predatore: ecologia alimentare del lupo (C. lupus) e comportamento anti-predatorio del Camoscio (R. rupicapra) nelle Alpi Marittime, A.A. 2011-2012.
→ Tesi di Laurea di Daniele Regine: Ecologia alimentare del lupo in sistemi multi-preda: tre anni di studio sulle Alpi Occidentali, A.A. 2007-2008.
→ Tesi di Laurea di Carla Ciampichini: Ecologia alimentare del lupo nelle Alpi Liguri-Marittime, A.A. 2005-2006.

Tecniche di caccia

Il lupo è un predatore all'apice della catena alimentare. La vita in branco permette al lupo di cacciare anche prede di notevoli dimensioni, che altrimenti sarebbero impossibili da predare. Nella caccia viene esaltata la cooperazione e la coordinazione all'interno del branco. Generalmente sono gli individui dominanti a dare inizio ad una battuta di caccia, lanciandosi all'inseguimento della preda, ma anche gli altri individui del branco vi partecipano cercando di limitare e condizionare la fuga della preda per facilitare la sua cattura.
Le potenziali prede vengono localizzate grazie ai sensi molto sviluppati che i lupi utilizzano per elaborare le informazioni: l’odorato e la capacità di leggere le tracce. Sfruttando la loro resistenza e velocità nella corsa, i lupi inseguono la loro preda fino a sfiancarla. Una volta avvicinata la preda, il lupo la atterra con morsi ai quarti posteriori o ai fianchi, per poi ucciderla con un morso alla gola.
I lupi cacciano col favore del vento e sfruttano la profonda conoscenza del loro territorio, utilizzando scorciatoie per risparmiare energie e facilitare gli agguati.
Nonostante le raffinate tecniche di caccia, non bisogna credere che ogni inseguimento si concluda con la cattura della preda. Al contrario, studi condotti in Nord-America, hanno dimostrato che il successo degli attacchi si aggira solamente intorno al 10%.

Ultimo aggiornamento: 22/01/2025

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