Un'operazione indispensabile per la gestione della specie

Monitoraggio

Un'operazione indispensabile per la gestione della specie

L'attività di monitoraggio garantisce una sistematica e completa raccolta dei dati di presenza del lupo sul territorio.

Una fototrappola attaccata a un albero.
Fototrappola | Archivio APAM

Dati aggiornati e oggettivi sulla presenza del lupo e sulla consistenza della popolazione sono di fondamentale importanza per definire gli interventi necessari per la conservazione e la gestione della specie.
Stimare la numerosità di una popolazione animale è complesso, in particolare in casi come quello del lupo, una specie elusiva che compie ampi spostamenti e occupa territori di vasta estensione. La raccolta dati richiede un intenso lavoro di campo e l'adozione di protocolli di monitoraggio coordinati e che puntino a una raccolta di campioni genetici il più possibile efficace.

L'attività di monitoraggio a livello di popolazione alpina occidentale italiana, condotta in modo continuativo e accurato dal 1999 al 2012 con finanziamenti della Regione Piemonte, è proseguita nell'ambito del Progetto europeo LIFE WolfAlps (2013-2018).
Nell'Area Download sono scaricabili tutti i report.

La stima della popolazione alpina è stata possibile solo con un nuovo finanziamento, ottenuto grazie ai fondi del Progetto LIFE WolfAlps EU (2019-2024), che ha permesso di impostare un nuovo monitoraggio della specie, questa volta sull'intero territorio delle regioni alpine, a partire dal 2020/2021.
Il primo monitoraggio nazionale del lupo è stato condotto da ISPRA seguendo le linee guida condivise, su mandato del Ministero dell'Ambiente (oggi Ministero per la Transizione Ecologica - Mi.T.E.). Nelle regioni alpine il campionamento è stato coordinato dal Centro di Referenza Regionale Grandi Carnivori (CGC) e dall'Università di Torino (Dipartimento di Biologia dei Sistemi - DBIOS), in sinergia con ISPRA.

La stima della popolazione di lupo 2020/2021 in Piemonte

In base a quanto osservato nell'ambito del primo monitoraggio nazionale del lupo, in Piemonte il territorio montano è quasi interamente occupato, e i segni di presenza certi sono ormai confermati e frequenti anche in aree collinari e di pianura, dove la specie si è insediata stabilmente anche con nuove unità riproduttive. Le aree dove il lupo non è stato ancora documentato rimangono quelle di pianura maggiormente antropizzate nella parte centro orientale della regione.
La presenza del lupo è documentata su un vasto territorio, che comprende la fascia alpina delle Alpi Marittime fino alle Alpi Lepontine all'estremo nord del Piemonte, e lungo tutto il territorio montano appenninico della provincia di Alessandria; la specie è documentata anche nelle aree più centrali del territorio piemontese e si allunga verso le zone di pianura e collina della provincia di Alessandria, delle Langhe, Roero, Astigiano, Collina di Torino, Canavese e Novarese.

Sono 81 le unità riproduttive di lupo presenti nel 2020/2021 in Piemonte, di cui 68 branchi e 13 coppie; di questi, 10 branchi sono di tipo transregionale, 9 condivisi con la Liguria e 1 con la Valle d'Aosta.
Per operare un confronto con le stime passate, si deve considerare unicamente l'area Alpi in cui le unità riproduttive documentate sono 60, di cui 51 branchi e 9 coppie. Si conferma perciò un aumento rispetto ai 33 branchi e 2 coppie stimate nel 2017/2018 nel monitoraggio realizzato nell'ambito del progetto LIFE WolfAlps.
Nel resto del Piemonte, in particolare nelle zone appenniniche e di pianura, sono stati documentate 21 unità riproduttive di cui 17 branchi e 4 coppie.

"Presenza del lupo (celle verdi) e distribuzione delle unità riproduttive (verde scuro: branchi; verde chiaro: coppie) nelle Alpi nel 2020/2021.

La più alta densità di branchi in Piemonte si registra nei territori in cui il lupo è presente da più tempo: provincia di Cuneo con 35 unità riproduttive documentate, di cui 33 branchi e 2 coppie, provincia di Torino con 18 unità riproduttive, di cui 15 branchi e 3 coppie, provincia di Alessandria con 14 branchi. Nei territori delle province di Asti, Biella, Vercelli e Verbania Cusio Ossola si stanno insediando nuove unità riproduttive.

Complessivamente sono stati raccolti 6367 dati di presenza della specie, grazie al lavoro di un Network di monitoraggio che conta un totale di 528 operatori. Sono stati percorsi 648 transetti, dove per ogni replica effettuata sono stati percorsi complessivamente 5021,3 km e utilizzate 187 fototrappole. Un totale di 1316 escrementi selezionati insieme ad altri 46 campioni biologici sono stati inviati al laboratorio di genetica di riferimento NGC.
Complessivamente sono 73 le Istituzioni e Associazioni facenti parte del Network, che hanno collaborato con il proprio personale anche nel campionamento del 2020/2021.

Sempre nell'ambito del progetto LIFE WolfAlps EU è stato pubblicato il report aggiornato sulla distribuzione del lupo nelle regioni alpine italiane 2020-2024, che fornisce un quadro di sintesi dell'andamento della distribuzione della specie ottenuto attraverso le campagne di campionamento condotte nel corso degli ultimi quattro anni, grazie a una raccolta dati standardizzata e all'applicazione di criteri rigorosi per l'elaborazione dei dati, secondo le linee guida gornite dalla Direttiva Habitat, dalla Strategia internazionale di monitoraggio definita dal Wolf Alpine Group (WAG), e delle sopracitate "Linee Guida e Protocolli per il monitoraggio del lupo in Italia".

L'espansione del lupo nelle Alpi italiane è stata evidente nel quadriennio 2020-2024, con una crescita evidente nella porzione centro-orientale e segnali di colonizzazione anche nelle aree di pianura più periferiche del Piemonte al confine con la Lombardia. Nel settore occidentale, la situazione appena stabilizzata, salvo lievi variazioni locali con una distribuzione che include anche pianure e colline.
I dati raccolti nel quadriennio 2020-2024 mettono in luce l'importanza di un monitoraggio costante e rigoroso per comprendere il processo di colonizzazione e valutare lo stato di conservazione della popolazione alpina di lupo. Gli aggiornamenti delle stime numeriche relativi al 2020/2024 forniranno nuove informazioni sulla dimensione della popolazione, il numero di unità riproduttive e le dinamiche di espansione sulle Alpi italiane.

"Distribuzione del lupo documentata nelle regioni alpine aggiornata al 2024 e rappresentata come range minimo occupato dalla specie sulla base dei dati raccolti nell'anno biologico 2023/2024.

Ultimo aggiornamento: 13/02/2025

Per interpretarli correttamente è necessario un occhio esperto

Segni di presenza

Tracce, fatte di lupo e resti di predazioni sono alcuni dei segni di presenza più frequenti.

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