La domesticazione del selvatico risale ad almeno 12.000 anni fa

Lupo e cane

La domesticazione del selvatico risale ad almeno 12.000 anni fa

Il lupo è il progenitore del cane. L'origine della domesticazione risale ad almeno 12.000 anni fa.

Un fotomontaggio che mette in risalto la somiglianza fra lupi e CLC | Per gentile concessione di Carolina de Homem Christo
Un fotomontaggio che mette in risalto la somiglianza fra lupi e CLC | Per gentile concessione di Carolina de Homem Christo

Lupo e cane: parenti

Lupo e cane appartengono alla stessa specie - Canis lupus -, ma mentre il lupo è una specie biologicamente naturale, il cane è il risultato dell’addomesticamento e della selezione esercitata dall’uomo da almeno 12.000 anni.
Il lupo è infatti il progenitore del cane domestico. L’origine della domesticazione del migliore amico dell’uomo potrebbe essere messa in relazione al fatto che i contatti tra lupo e uomo preistorico fossero frequenti, in quanto cacciatori delle stesse prede. Le più accreditate teorie suggeriscono che i lupi seguissero a breve distanza gli umani ed i loro accampamenti sfruttando, come risorsa alimentare, i loro rifiuti. L’uomo capì che gli straordinari sensi del lupo potevano essere sfruttati sia per la caccia che per allertare gli assembramenti umani in caso di pericolo e così iniziò a prendere e ad addomesticare dei cuccioli di lupi.
Con l’evolversi della civiltà, i compiti dei cani si diversificarono e specializzarono; come risultato vennero selezionate varie razze rispondenti alle differenti necessità. I cani sono ancora geneticamente dei lupi, con cui condividono tutto il patrimonio genetico e sono in grado di ibridarsi con loro, dando origine a prole fertile.

Lupo e cane: rivali, nemici-amici

Il rapporto tra lupi e cani è molto complesso: alcune specie di cane vengono utilizzate per difendere il bestiame dagli attacchi del lupo, i lupi possono uccidere i cani, i cani possono trasmettere malattie ai lupi e i cani rinselvatichiti possono competere con i lupi per il cibo e fare una pessima pubblicità al lupo cui viene attribuita la responsabilità di predazioni su selvatici e domestici anche quando l’autore degli attacchi è un cane vagante.
Molti cani – da pastore e non – rimangono intossicati dai bocconi avvelenati destinati ai lupi: per fortuna ci sono i cani antiveleno che permettono di individuare i bocconi e di bonificare le aree dai veleni salvando lupi, cani e altri animali.
Infine, lupi e cani possono incrociarsi e generare dei cuccioli ibridi fertili, che possono a loro volta riprodursi.

IL CANE DA LUPO CECOSLOVACCO

Il Cane da Lupo Cecoslovacco (CLC) è un cane a tutti gli effetti, il cui aspetto, costituzione, movimento, manto, colore, maschera, assomigliano a quelli del lupo.
Per questo c’è il rischio che, se avvistati liberi, i CLC vengano confusi con i lupi generando inutile allarmismo ed è quindi importante che i loro proprietari seguano alcune utili indicazioni:
  • metti al tuo cane un collare evidente o una bandana, in modo che se visto o fotografato libero non venga scambiato per un lupo;
  • quando qualcuno per strada ti chiede se quello che hai al guinzaglio è un lupo, perdi due minuti a spiegare che si tratta di un cane di razza;
  • fai delle recinzioni adatte a contenere il tuo cane all'interno della proprietà, per evitare scappatelle occasionali;
  • se il tuo cane scappa, informa immediatamente il Comune o i Carabinieri Forestali e fallo sapere al maggior numero di persone possibile: lo ritroverai più in fretta e si diminuisce il rischio che qualcuno lo scambi per un lupo;
  • se esce un articolo in cui un CLC viene confuso con un lupo e tu te ne accorgi, segnala pubblicamente l’errore.

Cani vaganti

La presenza di cani vaganti è regolamentata dalla legge 14 agosto 1991 n. 281 e rappresenta una minaccia sia per l’incolumità dei cittadini e degli animali domestici, sia per la conservazione della fauna selvatica, compreso il lupo.
I cani vaganti rappresentano un grave pericolo per le malattie sanitarie trasmissibili, per l’ibridazione che può verificarsi tra lupo/cane e infine possono essere i responsabili dell’acutizzazione del conflitto lupo/allevatori per i danni sui domestici, a volte anche erroneamente attribuiti al lupo. I cani vaganti sono sia i cani padronali non custoditi, sia i randagi e i cani inselvatichiti: in tutti i casi si possono creare problematiche locali significative, che diventano molto complesse e più difficilmente gestibili nel caso estremo di cani diventati selvatici dal punto di vista ecologico.
I Comuni devono occuparsi della prevenzione e del controllo dei cani vaganti, per evitare che provochino danni alla persone e agli animali domestici del territorio.
Nel caso di avvistamenti di cani vaganti è quindi importante informare immediatamente il Sindaco del Comune dove è stato avvistato il cane e la ASL di competenza, che dovrebbero poi predisporre il recupero del cane vagante e, se randagio, trasferirlo nel canile.

L’ibridazione lupo-cane

Si parla di ibridazione quando due individui di specie o sottospecie geneticamente distinte si incrociano tra loro e la loro prole è fertile.
L'ibridazione è un problema quando avviene per cause non naturali. Tecnicamente si parla di ibridazione antropogenica e si verifica quando le specie selvatiche vengono a contatto con quelle domestiche oppure se modifiche ambientali rendono possibili incroci tra specie o sottospecie che non sarebbero mai avvenuti senza l'intervento umano.
Appartenendo alla stessa specie (Canis lupus), il cane e il lupo possono accoppiarsi e mettere al mondo dei cuccioli che saranno a loro volta fertili. La domesticazione dei cani ha però portato a significative variazioni sia nell'aspetto (il cosiddetto fenotipo), che genetiche e comportamentali. Gli ibridi lupo-cane possono re-incrociarsi con i lupi e quindi trasmettere caratteri non adeguati al ruolo ecologico del lupo, anche se, sottolineiamo, gli studi sull'aspetto ecologico-comportamentale sono molto scarsi.

I primi studi che parlano del problema dell'ibridazione in Italia risalgono agli anni '80. Lo sviluppo delle tecniche genetiche ha permesso di fare dei passi avanti e studi recenti indicano che nell'Italia peninsulare l'ibridazione è un fenomeno diffuso.
Esemplari di ibridi in dispersione dall'Appennino toscano sono stati documentati di recente nel corridoio ecologico dell'Appennino ligure-piemontese. Altri esemplari di ibridi sono stati documentati nelle Alpi Cozie (provincia di Torino) e nel Tarvisiano, al confine con la Slovenia.
Il primo progetto che ha affrontato il problema dell'ibridazione in Italia è il LIFE Ibriwolf, attivo nella provincia di Grosseto, che ha redatto le linee guida di riferimento per la gestione del problema in Italia.
Per la popolazione alpina, nell'ambito del progetto LIFE WolfAlps EU è stato curato il coordinamento di un tavolo di confronto tra le Regioni alpine, gli Enti locali tra cui Parchi Nazionali e regionali, Province e ISPRA, per la produzione di linee guida più specifiche per la casistica della popolazione alpina.

Come si distingue un ibrido da un lupo o da un cane?

Alcune delle caratteristiche tipiche del lupo (in particolare per la sottospecie italiana) sono: il mantello di base grigio-fulvo, con la parte dorsale, dalle scapole alla coda, più scura, la mascherina facciale ai lati delle labbra bianco-crema, così come il ventre e la parte interna delle zampe. Le orecchie sono a base larga e triangolari, mai pendenti, la coda misura fino a un terzo del corpo.
Deviazioni da questo aspetto esteriore tipico possono essere normali.
In generale, è fortemente sospetto di ibridazione un animale che ha caratteristiche atipiche molto pronunciate, come una colorazione chiara o nera uniforme senza mascherina e ventre chiaro, bande evidenti di colore atipico (spesso bianche o nere) nel mantello, la depigmentazione di naso, gengive e cuscinetti plantari, le orecchie pendenti...
Anche se per alcuni caratteri un aspetto atipico è riconducibile direttamente a un segnale di ibridazione, non è sempre così. L'analisi genetica permette di individuare alcune sequenze nel DNA che sono diagnostiche per distinguere un lupo da un cane e da un ibrido.

Cosa fare per prevenire l'ibridazione?

La prevenzione grazie all'aiuto di tutti è fondamentale perchè i lupi rimangano lupi e i cani... Cani!

→ È davvero importante, soprattutto nelle zone montane e rurali, tenere sempre sotto controllo i cani di proprietà e non lasciarli liberi di vagare incustoditi.
→ Se si avvistano cani vaganti, è importante segnalarlo al Comune, ma anche ai Carabinieri Forestali, all'ASL e/o ai Parchi naturali perchè si proceda alla loro cattura. Se sono cani di proprietà il loro padrone sarà felice di riabbracciarli, altrimenti in canile avranno la possibilità di trovare una nuova famiglia.
→ Portare sempre i cani al guinzaglio.
→ Nelle ore crepuscolari e notturne tenere il cane in un ricovero notturno (in un box o dentro casa), specie se è in calore.

Per saperne di più

Scarica la brochure dedicata.
Leggi l'articolo #IbriPOST: cos'è l'ibridazione.

Ultimo aggiornamento: 03/02/2025

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