Progetto LIFE WOLFALPS

L'immagine del lupo Ormea del centro faunistico "Uomini e Lupi" diventata simbolo del progetto | F. Beltrando/Archivio APAM

Intro

In cinque anni il Progetto LIFE WolfAlps è diventato il punto di riferimento di ogni questione riguardante il lupo sulle Alpi Italiane e Slovene. A livello europeo il Progetto è un esempio delle migliori pratiche di gestione della popolazione di lupo sia in aree dove il predatore è presente da tempo che nei territori dove è appena tornato. E, cosa più importante, abbiamo affrontato e risolto, per la prima volta alla scala di popolazione, nodi cruciali al centro della coesistenza uomo-lupo da decenni. Il Progetto ha riunito Istituzioni, amministratori, esperti, ricercatori, cacciatori, allevatori, volontari, guardiaparco, giornalisti, creando una rete diffusa di persone formate e informate, essenziale per il futuro della conservazione della natura sulle Alpi.
Info: www.ex.lifewolfalps.eu
Contatti: info@lifewolfalps.eu

Il progetto LIFE WolfAlps, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito della programmazione LIFE+ 2007-2013 “Natura e biodiversità” si è svolto da novembre 2013 a maggio 2018. Ha realizzato azioni coordinate per la conservazione a lungo termine della popolazione alpina di lupo intervenendo in sette aree chiave, individuate in quanto particolarmente importanti per la presenza della specie e/o perché determinanti per la sua diffusione nell’intero ecosistema alpino.
Tra gli risultati più notevoli di LIFE WolfAlps c’è stata l’individuazione di strategie funzionali ad assicurare una convivenza stabile tra il lupo e le attività economiche tradizionali, sia nei territori dove il lupo è già presente da tempo, sia nelle zone in cui il processo di naturale ricolonizzazione è attualmente in corso.

Il progetto si è concretizzato grazie al lavoro congiunto di dieci partner italiani, due partner sloveni e numerosi enti sostenitori: tutti insieme, hanno formato un gruppo di lavoro internazionale, indispensabile per avviare una forma di gestione coordinata della popolazione di lupo su scala alpina.

Oltre al monitoraggio, tra le attività previste dal progetto vi sono state misure di prevenzione degli attacchi da lupo sugli animali domestici, azioni per contrastare il bracconaggio e strategie di controllo dell’ibridazione lupo-cane, necessarie per mantenere a lungo termine la diversità genetica della popolazione alpina di lupo. Altri interventi importanti hanno riguardato infine la comunicazione, necessaria per diffondere la conoscenza della specie, sfatare falsi miti e credenze e incentivare la tolleranza nei confronti del lupo, così da garantire la conservazione di questo importante animale sull’intero arco alpino.

Azioni e strumenti impiegati

Il raggiungimento dell’obiettivo chiave del progetto LIFE WolfAlps – l’implementazione e il coordinamento di azioni di conservazione della popolazione alpina di lupo nelle core areas e nell’intero ecosistema alpino per favorire la costituzione di un regime di convivenza stabile tra lupo e attività economiche sulle Alpi – è passato attraverso la realizzazione di importanti azioni di conservazione coordinate:
– costituzione di due gruppi di lavoro: il Gruppo Alpino per la Conservazione del Lupo (Wolf Alpine Conservation Group) e il Gruppo Alpino per la Comunicazione sul Lupo (Wolf Alpine Communication Group), per migliorare il coordinamento delle misure di conservazione e divulgare i risultati raggiunti;

– sviluppo di indagini affidabili per valutare lo status di conservazione del lupo prima e dopo l’attuazione del progetto e individuazione delle caratteristiche dei conflitti per mettere in campo efficaci azioni di risoluzione degli stessi;

– scambio e trasferimento di conoscenze da ovest ad est, attraverso la formazione del personale che sarà coinvolto localmente nelle azioni anti veleno, nella valutazione dei parametri della popolazione lupo e nell’identificazione delle buone pratiche di gestione a scala locale e alpina;

– controllo delle azioni di bracconaggio, in particolare di quelle legate all’uso dei veleni, anche attraverso la messa in atto di nuove strategie coordinate e l'istituzione di nuclei cinofili antiveleno - oggi in forze al CGC;
– adozione di misure di prevenzione nelle aree di recente colonizzazione;
– sviluppo, verifica e realizzazione sull’intero arco alpino di nuove e specifiche strategie di prevenzione per diminuire gli attacchi da lupo sul bestiame domestico;
– realizzazione di piani di gestione locali per conciliare le attività umane con la protezione della specie, proteggendo i siti riproduttivi dalla perdita di habitat. L’implementazione del piano prevede anche lo sviluppo dell’ecoturismo legato alla presenza del lupo;
– individuazione e controllo dei casi di ibridazione lupo-cane e coordinamento delle aree faunistiche a livello alpino ed italiano;
– valutazione dello status genetico della nuova popolazione alpina e sostegno di lupi particolarmente importanti dal punto di vista genetico e della connettività tra le popolazioni attraverso campagne di eco-turismo;
– organizzazione di campagne di informazione per il pubblico generico, per i locali, i cacciatori e gli allevatori sulle modalità di coesistenza fra lupo ed attività umane; realizzazione di attività didattiche, di conferenze, di una mostra itinerante dedicata al lupo e del sito web di progetto;
– sviluppo di linee guida a livello alpino per una gestione ottimale dell’intera popolazione di lupo e incremento delle conoscenze tecniche a livello gestionale attraverso workshop tematici.

Elenco beneficiari

⇒ Parco Naturale Alpi Marittime (beneficiario coordinatore)
⇒ MUSE – Museo delle Scienze di Trento (beneficiario associato)
⇒ Corpo Forestale dello Stato (beneficiario associato) - dal 2016 Arma dei Carabinieri-Forestale
⇒ Ente di Gestione Aree Protette Alpi Cozie (beneficiario associato)
⇒ Ente di Gestione Aree Protette dell’Ossola (beneficiario associato)
⇒ Ente di Gestione del Parco Naturale del Marguareis (beneficiario associato)
⇒ Ente Parco Nazionale Val Grande (beneficiario associato)
⇒ Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio (beneficiario associato) poi associato a Regione Lombardia
⇒ Regione Lombardia (beneficiario associato)
⇒ Regione Veneto (beneficiario associato)
⇒ Triglavski Narodni Park (beneficiario associato)
⇒ University of Ljubljana (beneficiario associato)