Dove il lupo è di casa da oltre vent'anni

Aree Protette Alpi Marittime

Dove il lupo è di casa da oltre vent'anni

Titolare del Centro di Referenza per la Conservazione e la Gestione dei Grandi Carnivori.

Un lupo fotografato in inverno nel Parco naturale delle Alpi Marittime | A. Rivelli, Archivio APAM
Un lupo fotografato in inverno nel Parco naturale delle Alpi Marittime | A. Rivelli, Archivio APAM

L'Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime è nato il primo gennaio 2016 dall'accorpamento dei due Parchi naturali delle Alpi Marittime e del Marguareis e delle rispettive Riserve Naturali, secondo quanto previsto dal Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità della Regione Piemonte. L’Ente gestisce inoltre alcuni siti della Rete Natura 2000, che interessano aree di particolare interesse naturalistico al di fuori dei suoi confini. Tra questi ci sono i Siti d’importanza comunitaria (ZSC e ZPS): Faggete di Pamparato, Tana del Forno, Grotte delle Turbiglie e Grotte di Bossea.

I primi lupi arrivati sulle Alpi per dispersione naturale dall'Appennino ligure si sono stabiliti proprio in due delle valli del Parco, la Valle Pesio e la Valle Stura, all'inizio degli anni '90. Pionieri della conservazione e della gestione del lupo in Piemonte, da subito i Parchi del Marguareis e delle Alpi Marittime si sono attivati collaborando per monitorare, gestire la specie, promuovere forme di convivenza stabile con l'allevamento in montagna.

Il Parco naturale delle Alpi Marittime è diventato dal 2016 Centro di Referenza della Regione Piemonte per i Grandi Carnivori, ospitando il team di lavoro presso la sede operativa di Entracque per tuta la durata del Progetto Lupo Piemonte. Il CGC ha infatti gestito e attuato il progetto fino al 2011, avviato nell'ambito dell'iniziativa comunitaria INTERREG II Italia – Francia (1994-1999) e coordinato dalla Regione Piemonte fino al 2007 per il tramite del Settore Pianificazione Aree Protette.

Dal 2008 il Museo Naturale Regionale di Scienze Naturali e il Settore Agricoltura della Regione Piemonte hanno cofinanziato il progetto e compartecipato all'attuazione e alla definizione delle strategie regionali fino alla fine del 2011, quando il "Progetto Lupo" - come era conosciuto dai più, non è stato rifinanziato.

Lungo tutta la sua durata, si è sviluppato in quattro azioni: il monitoraggio del lupo sull'intero territorio regionale; il monitoraggio dei danni sui domestici e le relative attività di prevenzione messe in pratica per una convivenza sostenibile tra uomo e predatore; le attività di ricerca volte a migliorare le conoscenze per una migliore gestione della specie; le attività di comunicazione e mediazione.

Dopo due anni di totale assenza di ogni forma di monitoraggio e gestione della specie lupo, nel 2013 è partito il Progetto europeo LIFE WolfAlps, che si è concluso il 31/5/2018. Il progetto si è articolato in sei direzioni principali: il coordinamento a livello delle Alpi Italiane del monitoraggio e della gestione del lupo; il supporto alla prevenzione dei danni; il contrasto al bracconaggio; il controllo dell'ibridazione; informazione e comunicazione. La specie lupo si è nel frattempo infatti espansa al di fuori dei confini della Regione Piemonte ed è attualmente in crescita a livello dell'arco alpino - con presenze ancora sporadiche nelle Alpi Centrali e i primi branchi nelle Alpi Orientali, dove la ricolonizzazione procede anche in direzione Est-Ovest con lupi provenienti dalla popolazione dinarica.

Grazie a oltre vent'anni di esperienza nel campo della conservazione e della gestione della specie Lupo il Parco naturale delle Alpi Marittime è titolare del Centro di Referenza regionale per i Grandi Carnivori.

Parchi, Riserve, Zsc e Zps dell'Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime

Parco Naturale Alpi Marittime
Comuni: Aisone, Entracque, Roaschia, Valdieri, Vernante
Superficie: 28.360 ettari

Parco Naturale Marguareis
Comuni: Briga Alta, Chiusa di Pesio
Superficie: 7.833 ettari

Riserva Naturale Benevagienna
Comuni: Benevagienna
Superficie: 438 ettari

Riserva Naturale Ciciu del Villar
Comuni: Villar San Costanzo
Superficie: 61 ettari

Riserva Naturale di Crava-Morozzo
Comuni: Mondovì, Rocca de Baldi, Morozzo
Superficie: 292 ettari

Riserva Naturale Grotte del Bandito
Comuni: Roaschia
Superficie: 9 ettari

Riserva Naturale Grotte di Bossea
Comuni: Frabosa Soprana
Superficie: 613 ettari

Riserva Naturale Rocca San Giovanni-Saben
Comuni: Valdieri
Superficie: 233 ettari

Riserva Naturale Grotte di Aisone
Comuni: Aisone
Superficie: 26 ettari

Zone speciali di conservazione (ZSC) coincidenti con Zone protezione speciale (ZPS)

Alpi Marittime
Codice: IT1160056
Comuni: Aisone, Entracque, Limone Piemonte, Roaschia, Valdieri, Vernante
Superficie: 33.672 ettari

Stura di Demonte
Codice: IT1160036
Comuni: Demonte, Moiola, Gaiola, Roccasparvera
Superficie: ettari

Oasi di Crava Morozzo
Codice: IT1160003
Comuni: Mondovì, Rocca de Baldi, Morozzo
Superficie: 299 ettari

Faggete di Pamparato, Tana del Forno, Grotta delle Turbiglie e Grotte di Bossea
Codice: IT1160026
Comuni: Pamparato, Frabosa Soprana, Montaldo Mondovì, Roburent
Superficie: 2.939 ettari

Alte Valli Pesio e Tanaro
Codice: IT1160057
Comuni: Briga Alta, Chiusa di Pesio, Magliano Alpi, Ormea
Superficie: 11.277 ettari

Sorgenti del Belbo
Codice: IT1160007
Comuni: Camerana, Montezemolo, Saliceto
Superficie: 474 ettari

Ultimo aggiornamento: 23/01/2025

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